Recensione Fiume pagano – Da Mangialibri

Da Mangialibri

Monica Frabollini, un’avvenente ragazza di trentadue anni, abbandona Arezzo e una prestigiosa impresa di gioielli ricevuta in eredità dalla madre, per  trasferirsi a Roma dove spera di poter ritrovare suo padre Antonio, un pittore idealista e sognatore fuggito di casa quando Monica aveva solo dodici anni. Qui la giovane decide di svolgere attività di volontariato in un’associazione dedita alla distribuzione di coperte e pasti caldi ai numerosi senza tetto della capitale, tra i quali sospetta possa trovarsi anche il proprio genitore. Un’impresa ardua e che si rivela sempre più pericolosa, a mano a mano che dalle acque gelide del fiume Tevere prendono ad affiorare i cadaveri di alcuni barboni. Ognuno di essi vestito con una tunica bianca, drogato d’assenzio e marchiato a fuoco sul petto con delle lettere che probabilmente rimandano a una frase da decifrare. Un antico rito sacrificale, una misteriosa donna velata, un’associazione culturale neo-pagana e un misterioso motto latino, sono gli indizi su cui cerca di fare luce il luogotenente dei Carabinieri Quirino Vergassola, avvalendosi della preziosa collaborazione di Nemo Rossini, anziano ed esperto redattore di una testata locale…

Fiume pagano è un emblematico esempio di come possano essere rivisitate le radici storiche, anche utilizzando gli strumenti e le dimensioni di un romanzo noir. A farle rivivere, con una scrittura brillante e coinvolgente, sono in questo bel libro Laura Costantini e Loredana Falcone, due giornaliste romane animate da profonda passione per la storia antica. Forti di un sodalizio che dura ormai da molti anni, giungono qui al loro settimo romanzo, secondo con la Edizioni Historica dopo Le colpe dei padri. La narrazione si svolge in una Roma insolita, immersa in uno scenario carico di brumosi sortilegi, che smentiscono la semplicità della trama di vicende consuetudinarie. Un incedere che avvolge il lettore e lo guida in un mondo di culti pagani, tra iniziazioni e riti sacrificali che vorrebbero far riemergere dalla notte del già stato il ruolo di un’indimenticabile civiltà. Il romanzo, mescolando con felice dosaggio giallo e storia, risulta godibilissimo e convincente sia nella costruzione dell’apparato scenico che nel caratterizzare ruolo e azione dei personaggi, tenendo alta la tensione fino all’ultima pagina.

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