In poche parole

Mi presento

  • Mi chiamo Laura Costantini. Sono nata a Roma, e la considero una grande fortuna, mentre il mondo tirava un sospiro di sollievo dopo la fifa blu per la crisi dei missili a Cuba, ignaro che stava per assistere alla fine di due grandi uomini: J.F. Kennedy e papa Giovanni XXIII. Sono cresciuta tra sbarchi sulla Luna, contestazioni studentesche e anni di piombo. Sarà per questo che amo di equanime e incondizionato amore la cronaca e la Storia con la S maiuscola? Ho imparato a leggere, come più o meno tutti, a sei anni. E non ho più smesso. Ho iniziato a scrivere storie mie a otto anni. E non ho più smesso.
    A quattordici anni ho incontrato Loredana Falcone, nota al mondo inizialmente come metà oscura poi socia. Era il primo giorno del primo anno delle superiori (quarto ginnasio per noi irriducibili umanisti del liceo classico) in una fatiscente scuola di periferia di Roma.

  • Lei figlia di un maresciallo dell’Esercito, io di un portalettere. Lei solare e apparentemente spigliata, con lunghissimi capelli castani dai riflessi biondi e ramati. Io timida e scontrosa, con lunghi capelli ricci e scuri. Lei innamorata di Renato Zero. Io innamorata di Kabir Bedi. Era seduta in un banco di prima fila, da sola. Arrivai in ritardo perché non sapevo di essere destinata alla succursale dell’istituto, ricavata in una palazzina di uso civile. Quando sono entrata i giochi erano fatti. Lei era sola ma non avrei mai avuto il coraggio di chiederle se potevo… fu lei a farlo. “Questo posto è libero” disse. Da allora non ci siamo più separate. E la nostra scrittura si è fusa in una creatura con due teste, quattro mani e un cuore.

    Che altro? Beh, scrivere è quello che so fare, quindi dal 1994 mi guadagno da vivere esercitando il mestiere più bello del mondo: il giornalismo.

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Loredana and Me

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    Laura Costantini

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    Loredana Falcone


Scrivono insieme dai tempi del liceo (classico) e non hanno mai smesso. Non si dividono personaggi e capitoli. Scrivono insieme nel vero senso della parola, incontrandosi una volta a settimana, tutte le settimane, cascasse il mondo, e mettendosi davanti a una tastiera nella cucina di Lory. Narra la leggenda che sfiorino la telepatia e che alle volte si spaventino, loro per prime, della sintonia raggiunta.
Laureate entrambe in Lettere, indirizzo storia moderna e contemporanea, hanno dato ai loro romanzi due caratteristiche fondamentali: documentazione accurata e protagoniste femminili. Nei generi, invece, hanno sempre spaziato.

La cucina di Lory (dove tutto ha inizio) Mano sinistra mia, mano destra di Lory